L’organizzazione è un sistema complesso. Non esistono modelli standard di performance. Ci sono esempi virtuosi a cui ispirarsi, ma avendo a che fare con le persone è, appunto, la personalizzazione a fare la differenza, adattare le soluzioni possibili al contesto, farle proprie.
Su questo approccio si basa il concetto di innovazione organizzativa, dove la collaborazione fa da padrona.
Che ruolo svolge la facilitazione in un approccio di questo tipo?
Che vantaggi presenta nella gestione dei processi decisionali ed in particolar modo nelle riunioni? Come funziona? Quali sono gli obiettivi? Come si misura la sua efficacia?