Intervista a Pietro Maria Picogna, CEO di Pack

È CEO e co-fondatore di Pack, la piattaforma tecnologica di mentoring e coaching che integra l’Intelligenza Artificiale.

Tempo stimato di lettura: 10 minuti

A cura di Daniela Patruno

Nella pausa tra un viaggio a New York e una serie di eventi in giro per l’Italia abbiamo intervistato Pietro Maria Picogna, CEO e co-fondatore con Giacomo Gentili di Pack,  startup di tecnologia per le risorse umane operante nel settore del mentoring e del coaching aziendale. Grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale, gestisce con successo programmi di leadership globali con mentor e coach provenienti da oltre 10 Paesi.

Sin dal suo lancio nel 2022, più di 15 aziende multinazionali hanno scelto di adottare la tecnologia di Pack per digitalizzare i loro processi di formazione e sviluppo e continuare ad attrarre sempre più talenti, contribuendo così a migliorare il mercato del lavoro e a supportare attivamente i professionisti.

Nell’ottobre del 2023, Pack ha annunciato la conclusione con successo di un round pre-seed da mezzo milione di euro. Al pari di altri investitori sul panorama italiano e internazionale, PRAXI ha deciso di investire su Pack per supportare l’obiettivo principale di consolidarne la posizione come leader di mercato in Italia e pianificare l’espansione verso l’Europa, con una particolare attenzione ai mercati spagnolo, greco e portoghese.

Pietro Maria Picogna, 26 anni – citato da Forbes nella classifica 2024 degli under 30 di maggior successo nella sezione tecnologia – parla 5 lingue, ha 3 lauree in Business e ha vissuto in 4 continenti.


Ciao Pietro, per conoscerti meglio vorrei partire dall’acronimo che hai indicato sul profilo LinkedIn per definire il tuo ruolo professionale: CEO, che tu traduci in Cultural Empowerment Officer. Mi spieghi?
CEO, tradotto come Cultural Empowerment Officer, riflette la mia visione del ruolo di leadership: non si tratta solo di guidare un’azienda, ma di creare un ambiente in cui le persone possano crescere, innovare e sentirsi parte di qualcosa di più grande. In Pack, lavoriamo per trasformare le aziende attraverso la cultura, e il mio compito è garantire che ogni decisione e iniziativa sia orientata a dare potere alle persone e permetterle di vivere una vita soddisfacente e felice.

Hai un importante curriculum accademico in Business, ma hai frequentato il Liceo Classico. A quali esperienze personali ti ha condotto e quanto ha pesato la tua formazione umanistica nelle scelte professionali?
Il Liceo Classico mi ha dato una base culturale ampia e un approccio critico che mi ha sempre aiutato a comprendere le persone. Già da adolescente ero affascinato dalle dinamiche sociali: volevo capire cosa porta le persone a fare amicizia, a collaborare, a impegnarsi in qualcosa senza un ritorno immediato. Questo mi ha portato a creare le prime community online, a esplorare il mondo del volontariato e delle organizzazioni no-profit. La mia formazione umanistica mi ha aiutato a leggere tra le righe delle relazioni umane e a costruire un progetto come Pack, che si basa proprio sulla connessione tra le persone.

Hai creato da adolescente una community internazionale, poi l’esperienza del volontariato e del no-profit, poi la passione per l’organizzazione. Ora hai fondato Pack: di che si tratta?
Pack è una piattaforma che migliora la cultura aziendale attraverso il mentoring e il coaching digitale. L’idea è nata osservando come le persone crescono più velocemente quando hanno accesso alle giuste esperienze e ai giusti punti di riferimento. Volevo creare uno strumento che democratizzasse lo sviluppo personale e professionale, portando il concetto di learning by sharing all’interno delle aziende.

Un giorno Martin Olczyk, Managing Director at Techstars, ti ha consigliato di concentrarti esclusivamente sulla tua startup e di smetterla di investire il tuo tempo per aiutare gli amici nei loro progetti. Quanto conta per te il valore della collaborazione e dell’amicizia nella community?
La collaborazione è sempre stata al centro di tutto ciò che faccio. Anche quando il business cresce, non voglio perdere il valore delle connessioni autentiche. Aiutare gli altri nei loro progetti non è tempo perso, ma un modo per arricchirsi, imparare e costruire qualcosa di più grande. Pack stessa nasce da questa mentalità: le persone crescono davvero solo in un contesto di supporto reciproco.

Quali sono i valori di Pack come gruppo di lavoro e che tipo di organizzazione si è data?
Pack si fonda su quattro valori chiave che guidano il nostro lavoro e la nostra cultura aziendale. Siamo people based, perché le persone sono sempre state il nostro focus, la nostra ispirazione e la nostra motivazione. Collaboriamo con le aziende per valorizzare i loro talenti e trattenerli, ma crediamo anche che le persone siano la risorsa più importante sia per i nostri partner che per noi stessi. Crediamo nel continuous development, perché la crescita personale e professionale è il nostro stimolo costante. Siamo ossessionati dal trovare nuovi modi per supportare e facilitare il miglioramento continuo, sia all’interno di Pack che per i nostri partner. Ci spingiamo costantemente verso il prossimo step di sviluppo, sia individuale che di team.

Per noi è fondamentale essere straightforward, perché la trasparenza è un valore essenziale in ogni relazione che costruiamo. Vogliamo essere semplici, chiari e diretti, senza ambiguità. Crediamo che solo con sincerità e apertura sia possibile crescere ed evolversi in modo sano. Infine, siamo relentlessly resourceful, perché la determinazione e la creatività nel trovare soluzioni ai problemi ci definiscono. Non ci arrendiamo facilmente, cerchiamo sempre nuove risorse e idee per superare gli ostacoli e raggiungere i nostri obiettivi. Pensiamo fuori dagli schemi e sfruttiamo al meglio ciò che abbiamo per avere successo.

A livello organizzativo, Pack è un team distribuito con una mentalità globale. Collaboriamo con aziende in diversi Paesi e costruiamo partnership con mentor e coach certificati di fama mondiale. La nostra struttura è flessibile e basata sulla responsabilità individuale, per creare un ambiente in cui ogni membro possa crescere ed esprimere al meglio il proprio potenziale.

Quali sono gli obiettivi di sviluppo HR delle aziende che adottano Pack?
Le aziende che scelgono Pack vogliono investire sulle persone in modo strategico, il cosiddetto capitale umano. I nostri partner sono HR leader che cercano soluzioni per migliorare l’engagement delle persone in azienda, la mobilità interna e la retention, creando una cultura aziendale più inclusiva e orientata allo sviluppo. Pack permette loro di offrire percorsi personalizzati, monitorare i progressi e ottenere insight data-driven.

Quali sono gli sviluppi futuri a cui stai lavorando e quali sono le possibili criticità?
Di recente Pack è diventata una piattaforma di sviluppo delle persone a 360 gradi, introducendo anche assessment digitali che permettono una misurazione e valutazione delle competenze attuali dell’individuo e un sistema di misurazione che monitora la crescita e gli obiettivi. Stiamo espandendo Pack in nuovi mercati e costruendo una rete sempre più ampia di coach e mentor certificati ma non solo, assessor e trainer esperti provenienti da tutto il mondo. Vogliamo consolidarci in Europa e aprire nuove collaborazioni con aziende globali. La principale sfida è scalare il modello senza perdere la qualità dell’esperienza utente e la personalizzazione che ci contraddistingue.

Adesso hai capito perché le persone fanno amicizia?
Dopo anni a costruire community e organizzazioni, la risposta che ho trovato è semplice: le persone fanno amicizia quando si sentono capite e quando condividono un’esperienza che le arricchisce. Ed è esattamente questo che cerco di costruire con Pack.

 

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