Configurazioni di Autoconsumo diffuso e vantaggi per le imprese

Approfondimento sul tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili e sulle disposizioni del Decreto CACER del MASE.

Tempo stimato di lettura: 8 minuti

A cura di Enrico Vissio e Claudia Giorgione, PRAXI Energy

Il 20 aprile 2024 è stata celebrata la prima edizione del Green Energy Day, una giornata dedicata alla Transizione Energetica, durante la quale gli impianti di energia da fonti rinnovabili hanno aperto le loro porte al pubblico con l’obiettivo di sensibilizzare ed educare la collettività sull’importanza delle tematiche ambientali e di sostenibilità.

Con l’occasione, approfondiamo un tema caldo degli ultimi mesi, ovvero le Comunità Energetiche (CER) e le possibili Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione di Energia Rinnovabile (CACER), esaminandone più da vicino le opportunità di partecipazione e i benefici per le imprese.

In precedenti articoli abbiamo già affrontato il tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili, spiegando cosa sono e cosa dispone il recente Decreto CACER del MASE in termini di incentivi per l’autoconsumo diffuso.

Ad oggi emergono due importanti aggiornamenti che richiedono attenzione: la pubblicazione delle regole operative per accedere agli incentivi e la disponibilità del Portale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per la presentazione delle domande.

CACER e membri: incentivi e ruoli
Le Configurazioni per l’Autoconsumo diffuso che possono accedere agli incentivi del Decreto sono tre:

  • le CER: soggetti giuridici costituiti da insiemi di cittadini, per esempio PMI ed Enti, connessi alla medesima cabina primaria, che condividono l’energia generata da impianti a disposizione dei membri stessi della CER;
  • gruppi di autoconsumatori collettivi: insiemi di almeno due autoconsumatori che agiscono collettivamente e che sono titolari di punti di connessione distinti, ma ubicati nel medesimo edificio o condominio;
  • gli autoconsumatori individuali a distanza: sistemi composti da un singolo cliente finale che autoconsuma virtualmente l’energia prodotta da impianti ubicati in aree sotto la propria disponibilità, ma collegati a un diverso punto di connessione (POD) rispetto a quello di consumo, pur restando sotto la stessa cabina primaria.

Come disposto dal Decreto e dalle regole operative, i membri di una CACER possono assumere tre differenti ruoli:

  • cliente finale: il soggetto che preleva l’energia elettrica dalla rete e che ha la possibilità di autoconsumare virtualmente l’energia generata dai produttori o dai prosumer connessi alla CER;
  • prosumer: il cliente finale, che contemporaneamente produce energia elettrica destinata sia al proprio autoconsumo sia all’immissione in rete per la sua condivisione;
  • produttore: il soggetto che dispone dell’impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili e che mette a disposizione della CACER l’energia prodotta, interamente o in parte. Il produttore non deve necessariamente essere un membro della CER, ma può essere anche un produttore terzo.

Come funziona il meccanismo dell’energia condivisa autoconsumata
In una situazione di Configurazione di Autoconsumo il produttore consuma direttamente l’energia prodotta dal proprio impianto, divenendo così un prosumer, ma contemporaneamente condivide l’energia residua con la rete nazionale alla quale saranno collegati anche gli altri utenti della CACER.

Si parlerà di autoconsumo virtuale quando nella stessa fascia oraria i produttori e i consumatori staranno rispettivamente e contemporaneamente cedendo energia in rete e consumando.

I contributi per l’autoconsumo diffuso

I contributi economici previsti dal Decreto CACER sono:

  • corrispettivo di valorizzazione per l’energia autoconsumata: per il 2024 sarà pari a 10,57 Euro per ogni MWh di energia condivisa;
  • tariffa premio per l’energia condivisa: è un incentivo del GSE con durata ventennale a partire dall’entrata in esercizio dell’impianto. L’ammontare della tariffa dipenderà da una parte fissa, legata alla potenza dell’impianto, e da una parte variabile, legata al prezzo di mercato dell’energia. In più, solamente nel caso del fotovoltaico, è prevista una maggiorazione per gli impianti situati in regioni centro settentrionali, poiché penalizzate da un minor irraggiamento. La tariffa premio rappresenta la parte più sostanziosa del contributo e potrà spaziare fra i 6 e i 13 cent. a kWh di energia;
  • contributo del PNRR: riservato alle CER e ai gruppi di autoconsumatori i cui impianti siano localizzati in comuni con meno di 5.000 abitanti. Corrisponde a un contributo in conto capitale del 40% delle spese sostenute per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il Decreto introduce i seguenti massimali di spesa in funzione della taglia di potenza:

Il ruolo delle imprese

In questo contesto, qual è il ruolo che un’impresa può assumere? E a quali contributi può avere accesso?

Molto dipende dalle sue dimensioni. Il Decreto e le regole operative non fissano limiti particolari per le PMI, se non che la produzione e il dispacciamento di energia non dovranno costituire l’attività principale dell’impresa (codici ATECO 35.11.00 e 35.14.00).

Discorso a parte invece per le grandi imprese, per le quali è esclusa la possibilità di far parte di una CER come socio o membro. Pertanto, le Configurazioni ammissibili sono solamente l’autoconsumo individuale a distanza e i gruppi di autoconsumatori collettivi.

L’unica eccezione riguarda la possibilità per le grandi imprese di assumere il ruolo di produttore terzo, ovvero un produttore che non è né socio né membro della CER, ma mette a disposizione l’energia prodotta da un impianto a sua disposizione. In questo caso, il regolamento della CER prevede che l’energia elettrica che questi impianti immettono in rete venga considerata nel computo dell’energia condivisa.

Le regole operative precisano inoltre che, non facendo di fatto parte della CER in qualità di membri o soci, i produttori terzi possono essere rappresentati anche da società la cui attività principale è la produzione o il dispacciamento dell’energia.

In termini di contributi ottenibili, invece, riassumiamo di seguito le differenze per le diverse Configurazioni:

 

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